Page 2436 - Shakespeare - Vol. 2
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PISTOL

               Verme vile, tu fosti ammalocchiato
               fin da quando nascesti.



              MONNA SPICCIA
                               E voi toccàtegli
               le punte delle dita col foco probativo:

               s’egli è casto, la fiamma rincula e s’abbioscia
               senza fargli del male; ma se costui trasale
               la sua è carne d’un cuore cattivo.



              PISTOL
               Per san Cucù, proviamoci.



              EVANS
                               Be’, s’appiccia sto legno?

                                                                               [Lo bruciano coi lucignoli.]


              FALSTAFF

               Ah, eh, eh!



              MONNA SPICCIA
               È corrotto, corrotto e nelle voglie indegno!
               Addosso, fate! Un canto di sberleffo
               e volteggiate a ritmo di punzecchio.


                                                          Canzone.

                               Che vergogna, sognar peccati,
                               quale orrore, stare allupati!
                               Foia è solo sangue che bolle

                               appicciato da voglie sconce
                               nutrite in cuore, fiamme alzate
                               da smanie che soffiano, sempre più alte.
                               Ninfe, a gara e con durezza
                               pinzatelo ben per la sua sconcezza;

               Pìccalo, scòttalo, giralo torno torno
               sinché luna, stelle e lumi si smorzino.
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