Page 2442 - Shakespeare - Vol. 2
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Ho un brutto presentimento: qua spunta mastro Fenton.
Entrano Fenton e Anna Page.
Che vuol dire ciò, mastro Fenton?
ANNA
Perdono, padre mio; cara mamma, perdonami.
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E allora, madamigella, come mai non siete andata con mastro Slender?
MADONNA PAGE
Come mai non se’ ita col tuo dottore, figlia?
FENTON
Così me la soperchiate! Ecco la verità.
Volevate sposarla assai miseramente,
e senza che l’amore fusse assortito bene.
Vero è che lei ed io, promessi a lungo,
ora siamo sicuri che nulla può separarci.
La colpa che ha commessa è sacrosanta,
ed il suo stratagemma perde il nome d’inganno
o di disobbedienza, e non è irriverente,
perché con esso ella evita e allontana
mille ore esecrande e maledette
che le nozze forzate le avrebbero accollato.
FORD
Via, non restate muti e scorbacchiati:
qua non c’è più rimedio. Sono gli stessi cieli
che in amore governano ogni cosa:
moneta compra terre, destino vende la sposa.
FALSTAFF
Ci provo gusto v’eravate ben piazzati per fare centro su me, ma vedo che la
freccia vostra v’è tornata nel codrione. 50