Page 2410 - Shakespeare - Vol. 2
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adagio antico l’è vero: “scrofa cheta si magna la merda”.
[Esce.]
[Entrano John e Robert.]
MADONNA FORD
Forza ragazzi, ricaricatevi quella cesta; il principale sta per entrare; se vi
comanda di metterla in terra, ubbiditelo. Presto, svelti.
[Esce.]
JOHN
Animo, animo, tirala sù.
ROBERT
Dio voglia che non sia piena anche stavolta di cavalleria.
JOHN
Spero di no, preferisco portare lo stesso peso di biacca.
[Entrano Ford, Page, Shallow, Caio ed Evans.]
FORD
Ben, ma se la cosa tornasse vera, compare Page, come farete a scusarvi
d’avermi ridato del fesso? − Ehi tu, gran farabutto, scarica quel cestone!
Qualcuno mi chiami mogliama. Un ragazzotto in cesta! Voi masnadieri e
ruffiani, qua c’è una ganga, una setta, una cricca, un fottìo di gente che trama
contro di me! Ma ora ve lo smaschero io il diavolaccio. − O moglie mi senti o
no? Vienmi qua, vieni fuora: guarda che costumati panni mi vai qui mandando
a bucato!
PAGE
Mò questo passa ogni limite, mastro Ford: non vi si può più lasciare in
circolazione, qua ci vogliono le manette!
EVANS
Mò questo è lunatici, questo è pazzo com’un cane pazzo.