Page 2342 - Shakespeare - Vol. 2
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FENTON
Bene, la vedo oggi stesso. Tieni, questo è danaro per te. Méttici a mio favore
qualche buona parola. E se tu la vedessi prima raccomandami a lei.
MONNA SPICCIA
Ma scherzate? Affé mia se non lo faremo; e a vossìa dirò altro su quel
porricino la prossima volta che abbiam confidenza; e pure su alcuni altri che
le van d’attorno.
FENTON
Bene, a presto, ch’io vò di gran prescia ora.
MONNA SPICCIA
Buona serata a vostra eccellenza! [Esce Fenton.] Propio un onesto
gentiluomo, oh và! − però l’Annetta non gli vuol bene; ch’io lo conosco
meglio di altre cosa bolle in quel cervellino. − Oh malnaggia, mi stavo
scordando!
Esce.