Page 2337 - Shakespeare - Vol. 2
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Fuora, fuora per carità, arriva il principale.



              MONNA SPICCIA
          Ora sì che ci scuoia tutti. Giovinotto, scappa di qua, ficcati nell’armadio. Lui
          non  si  ferma  a  lungo.  [Semplice  si  caccia  nell’armadio.]  Ehi  tu,  Rugby!
          Giovannino!  Senti  qua,  Giovannino!  Giovannino,  va’  fuori  a  chiedere  del
          padrone: mi vien paura che non stia bene, ché non mi rientra in casa.

          [Canticchia.] E giù, poi giù, e poi colaggiù ecc.


                                                  [Entra il dottor Caio.]



              CAIO
          Che domine voi cantare? Io non mi piacciono le baggianate. Pregovi andare e
          pigliare  per  me  in  mio  armadio une  boitine  verte  −  ah  scatolina,  uh,  una
          verde scatolina. Voi intendere cosa io parlare? Una verte scatolina.




              MONNA SPICCIA
          Sicuro, sicuro, ve la vò a prendere io. [A parte.] Manco male che non c’è ito
          lui stesso. Se ci trovava il garzone, si scaldava peggio d’un bue.



              CAIO
          Fe, fe, fe, fe, ma foi, il fait fort chaud. Je m’en vais voir à la court la grande
          affaire.



              MONNA SPICCIA
          È questa qua, messere?



              CAIO

          Oui, mette-le in tasca mia, dépêche, spiccia. Dove essere il magnapagnotte
          Rugby?



              MONNA SPICCIA
          Ehi, Rugby, John Rugby!



              RUGBY
          Son qua, messere!
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