Page 2329 - Shakespeare - Vol. 2
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          Passate avanti, messere!



              SLENDER
          Madonna Annetta, passate prima voi.



              ANNA
          Oh no, io no. Ve ne prego, entrate.



              SLENDER
          No di sicuro, io non passo per primo. Là, veramente, non vi fò quest’affronto.



              ANNA
          È una preghiera, signore mio.



              SLENDER
          Doh,  meglio  villano  che  importuno.  Però  vi  fate  torto,  là!  Vi  fate  torto

          davvero!
                                                                                                        Escono.



                                                  Scena II        17     EN


                                             Entrano Evans e il Semplice.



              EVANS
          Muoviti, va’ a domandare della casa del dottor Caio come che ci si giugne; e

          colà ci apita una tale monna Spiccia, il quale gli fa a un dipresso da balia,
          ovvero da balia asciutta, ovvero da cuoca ovvero da lavanderia, ovvero da
          donna che lava e strizza.



              SEMPLICE
          Allora io vado, messere.



              EVANS

          Adagio  un  poco,  che  ora  viene  il  meglio.  Dalle  sta  lettera  qui;  perché  sta
          ’onna l’è totalmente intrinseca con la madonna Annetta Page; e la lettera è
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