Page 2325 - Shakespeare - Vol. 2
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SLENDER

          Zietto, è questo ch’io fò.



              EVANS
          Suvvia, date orecchio alle sua mozioni. Mastro Slender, io vi spiecare codesta
          faccenda, se ne siete capacità.



              SLENDER
          None,  io  farò  come  dice  zio  Shallow;  scusatemi  tanto,  don  Ughetto:  lui  è

          giudice di pace in zona sua, chiaro com’io son qua.


              EVANS

          Ma il punto qui non è questo: il punto è il vostro parentado.



              SHALLOW
          Esatto, questo l’è il punto, caro.



              EVANS
          Per  la  Maretta,  questo!  Il  punto  preciso  l’è  questo  qua:  voi  con  madonna
          Annetta.



              SLENDER
          Sorbole! Se questo è il punto io me la impalmo subito con ragionevoli patti.



              EVANS
          Ma siete capace o no di affezionare la femmina? Permetteteci di pressarvi per

          sapere codesto dalla vostra pocca o dalle labia vostre, dacché svariati filosofi
          tengon le labia esser una mera porzion della pocca. Dunque per l’esattezza ce
          la fate a volere un poco di pene alla figlia?



              SHALLOW
          Abramo Slender, nipote mio, te la senti di volerle bene?



              SLENDER
          Io lo spero, zietto. Io vo’ fare come conviene ad uno che segue ragione.



              EVANS
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