Page 2141 - Shakespeare - Vol. 2
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nuvole, guazze, e pericoli sopraggiungono;
le nostre gesta sono terminate. La sfiducia
nel mio successo ha compiuto questo atto.
MESSALA
La sfiducia nel successo ha compiuto questo atto.
O odioso Errore, figlio della Malinconia,
perché mostri alla mente impressionabile dell’uomo
cose che non sono? 167 O Errore, concepito in fretta,
tu non raggiungi mai una nascita felice,
ma uccidi la madre 168 che t’ha generato.
TITINIO
Ehi, Pindaro? Dove sei, Pindaro?
MESSALA
Cercalo, Titinio, mentre io vado incontro
al nobile Bruto, per trafiggergli gli orecchi
con questa notizia. Ben posso dire trafiggergli,
perché acuminato acciaio e frecce avvelenate
sarebbero accolti dagli orecchi di Bruto altrettanto
volentieri della notizia di questo spettacolo.
TITINIO
Vai, Messala, e io cercherò Pindaro nel frattempo.
Esce Messala.
Perché mi hai mandato avanti, valoroso Cassio?
Non ho forse incontrato i tuoi amici, e non mi hanno messo
intorno alla fronte questa ghirlanda di vittoria,
chiedendomi di darla a te? Non hai udito le loro grida?
Ahimè, tu hai male interpretato ogni cosa. 169
Ma tieni, accetta questa ghirlanda sulla tua fronte −
il tuo Bruto mi ha chiesto di dartela, ed io farò
come lui voleva. Bruto, vieni in fretta,
e guarda come ho onorato Caio Cassio.
Col vostro permesso, dèi. Questo è un atto da romano.
Vieni, spada di Cassio, trova il cuore di Titinio.
Si trafigge e muore.