Page 2116 - Shakespeare - Vol. 2
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Tu hai fatto una cosa di cui dovresti pentirti.
Non mi atterrisci, Cassio, con le tue minacce;
perché io sono talmente armato di onestà
che mi passano accanto come il vento vano,
al quale non presto attenzione. Ti ho mandato a chiedere
certe somme in oro, che tu mi hai negato;
poiché io non posso raccogliere denaro con mezzi vili.
Per il cielo, preferirei coniarlo dal mio cuore,
e versare sangue in cambio di dracme, piuttosto
che estorcere in maniera tortuosa dalle mani incallite
dei contadini i loro vili spiccioli. Ti ho mandato
a chiedere oro per pagare le mie legioni,
e tu me l’hai negato. È stato un gesto da Cassio?
Io avrei risposto a Cassio in questo modo?
Quando Marco Bruto diventerà così avido
da metter sotto chiave tali miserabili monete
negandole agli amici, preparate, o dèi, tutti i vostri
fulmini per schiantarlo in pezzi! 146
CASSIO
Io non te l’ho negato.
BRUTO
L’hai fatto.
CASSIO
No. È stato un idiota chi ti ha riportato
la mia risposta. Bruto mi ha spezzato il cuore.
L’amico deve sopportare le debolezze dell’amico,
ma Bruto fa le mie più grandi di quanto siano.
BRUTO
Non è così, finché tu non le rivolgi contro di me.
CASSIO
Tu non mi vuoi bene.