Page 2114 - Shakespeare - Vol. 2
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CASSIO
Lo sono.
BRUTO
Io dico che tu non lo sei.
CASSIO
Non provocarmi più o perderò la testa.
Bada al tuo bene. Non sfidarmi oltre.
BRUTO
Va’ via, uomo da poco!
CASSIO
È possibile?
BRUTO
Ascoltami, perché ti voglio parlare.
Devo dar spazio e strada alla tua sfrenata collera?
Dovrò spaventarmi se un pazzo mi guarda con occhi sbarrati?
CASSIO
O dèi, dèi! Devo sopportare tutto questo?
BRUTO
Tutto questo? anzi, di più! Agitati finché non si spezzi
il tuo cuore superbo. Va’ a mostrare ai tuoi schiavi
quanto sei collerico, e fa’ tremare i tuoi servi.
Io dovrei sussultare? Compiacerti? Alzarmi e piegarmi
a seconda del tuo umore irascibile? Per gli dèi,
tu ingoierai il veleno della tua bile, 144
anche se dovesse spaccarti; perché da oggi in avanti
ti userò come mio divertimento, sì, per le mie risate, 145
quando ti viene la stizza.
CASSIO
Siamo arrivati a questo?