Page 2112 - Shakespeare - Vol. 2
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Cassio, sta’ calmo.
               Esponi le tue lagnanze piano. Ti conosco bene.
               Non litighiamo qui, sotto gli occhi di tutti e due
               gli eserciti, che dovrebbero vedere fra di noi

               soltanto affetto. Ordiniamo loro di allontanarsi.
               Poi, nella mia tenda, Cassio, sfoga le tue lagnanze,
               ed io ti ascolterò.



              CASSIO
                               Pindaro,

               da’ ordine ai nostri comandanti di spostare
               le loro truppe un po’ lontano di qui.



              BRUTO
               Lucilio, fa’ altrettanto; e non si lasci entrare nessuno
               nella tenda finché il nostro colloquio non finisca.
               Lucilio e Titinio, state di guardia alla porta.

                                                                    Escono tutti tranne Bruto e Cassio.



              CASSIO
               Che tu mi abbia fatto torto è chiaro da questo:
               hai condannato e censurato Lucio Pella
               per aver preso illeciti compensi dai Sardiani;              138

               e in tutto ciò le mie lettere, che intercedevano per lui,
               poiché io conosco l’uomo, sono state ignorate con sprezzo.



              BRUTO
               Tu hai fatto torto a te stesso scrivendo in questo caso.



              CASSIO
               In un momento come questo non è opportuno
               che qualsiasi piccola infrazione venga criticata.



              BRUTO
               Lascia che ti dica, Cassio, che tu stesso

               sei molto biasimato per la tua mano troppo svelta
               a vendere e mercanteggiare cariche in cambio d’oro
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