Page 2065 - Shakespeare - Vol. 2
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ma con un cenno irato della mano
mi hai fatto segno di lasciarti. L’ho fatto,
temendo di rafforzare quella impazienza
che sembrava fin troppo accesa, e anche sperando
che fosse solo l’effetto di un cattivo umore,
che a volte trova la sua ora in ogni uomo.
Non ti lascia mangiare, né parlare, né dormire,
e se potesse agire sul tuo aspetto
quanto ha già prevalso sullo stato della tua mente,
io non ti riconoscerei, Bruto. Mio caro signore,
fammi conoscere la causa della tua pena.
BRUTO
Non sto bene di salute, e questo è tutto.
PORZIA
Bruto è saggio, e se non stesse bene di salute,
adotterebbe i mezzi per riacquistarla.
BRUTO
E così faccio. Buona Porzia, va’ a letto.
PORZIA
È malato Bruto, ed è salutare
andare in giro slacciato a succhiare gli umori
dell’umida mattina? Ma come, Bruto è malato,
e però sguscia via dal suo sano letto
per sfidare il vile contagio della notte
e tentare l’aria fradicia e impura
ad aggravare la sua malattia? No, mio Bruto.
Tu hai qualche cruccio che rende malata la tua mente,
e, per il diritto e per la virtù del mio ruolo,
io dovrei conoscerlo; e, in ginocchio,
ti scongiuro, per la mia bellezza lodata un tempo,
per tutte le tue promesse d’amore, e per quel grande voto
che fece di noi due un solo corpo e una sola cosa,
rivela a me, che sono te, la tua metà,
perché sei così cupo, e chi erano quegli uomini che stanotte