Page 2062 - Shakespeare - Vol. 2
P. 2062

e dopo sembrino rimproverarli. Questo renderà
               il nostro intento necessario, e non maligno,
               e, così apparendo agli occhi della gente,
               saremo chiamati purificatori, non assassini.

               E quanto a Marc’Antonio, non pensateci,
               perché non potrà fare di più del braccio di Cesare,
               quando la testa di Cesare sarà caduta.



              CASSIO
                               Tuttavia lo temo,

               perché con l’amore così radicato che ha per Cesare...


              BRUTO

               Suvvia, buon Cassio, non pensare a lui.
               Se ama Cesare, tutto quello che può fare
               è contro se stesso − intristirsi e morire per Cesare:
               e ciò sarebbe troppo per lui, portato com’è

               per gli spassi, la vita sfrenata, e tanta compagnia.



              TREBONIO
               Non c’è niente da temere da lui. Che non muoia,
               perché continuerà a vivere e riderà di questo, dopo.
                                                                                            Suona l’orologio.



              BRUTO
               Zitti! Contate i rintocchi.



              CASSIO

                               L’orologio ha suonato le tre.


              TREBONIO

               È l’ora di separarsi.



              CASSIO
                               Ma è ancora in dubbio
               se Cesare uscirà in pubblico oggi oppure no;
               perché negli ultimi tempi è diventato superstizioso,
   2057   2058   2059   2060   2061   2062   2063   2064   2065   2066   2067