Page 2060 - Shakespeare - Vol. 2
P. 2060
Quale altro patto se non quello di romani discreti,
che si sono dati la parola e non useranno inganni?
Quale altro giuramento se non l’onestà impegnata
con l’onestà, affinché questo avvenga, o noi per questo
cadiamo? Giurino i preti e i codardi, e i circospetti,
le vecchie carogne rammollite, e quegli animi sofferenti
che accettano le angherìe; per cattive cause giurino
quelle creature di cui non ci si fida; ma non macchiate
il fermo valore della nostra impresa,
né l’indomita tempra dei nostri spiriti,
pensando che la nostra causa o la nostra azione
abbiano bisogno di un giuramento, poiché ogni goccia
di sangue che scorre in ogni romano, e vi scorre
nobilmente, è colpevole e bastarda, ogni singola goccia,
se egli infrange anche la più piccola parte
di qualsiasi promessa che sia uscita dalle sue labbra. 70
CASSIO
Ma cosa facciamo di Cicerone? Dobbiamo sondarlo?
Credo che starà molto decisamente con noi.
CASCA
Non lasciamolo fuori.
CINNA
No, assolutamente.
METELLO
Oh, prendiamolo con noi, perché i suoi capelli d’argento
ci faranno acquistare una buona opinione
e compreranno i voti della gente a lode dei nostri atti.
Si dirà che il suo giudizio ha guidato le nostre mani.
La nostra giovinezza e avventatezza non salterà agli occhi,
ma sarà sepolta sotto la sua serietà.
BRUTO
Oh, non nominatelo. Non apriamoci con lui,