Page 972 - Shakespeare - Vol. 1
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e così rivesto la mia nuda scelleratezza
di vecchi ritagli carpiti a casaccio alla Sacra Scrittura,
e quando più faccio il diavolo, ho l’apparenza di santo.

                                   Entrano due Sicari.

Ma, adagio, ecco che vengono i miei giustizieri:
dunque, miei bravi, robusti e risoluti compari,
siete pronti adesso a sbrigar questa faccenda?

I SICARIO

 Sì, monsignore, e veniamo per il mandato
 che ci permetta d’esser ammessi dov’egli si trova.

RICCARDO

 Buona idea; l’ho qui con me.
 Una volta fatto, venite a Crosby Place...
 Ma, amici, siate fulminei nella esecuzione
 e, a un tempo, inflessibili: non date ascolto alle sue preghiere;
 poiché Clarence parla bene e forse
 riuscirebbe a muovere a pietà i vostri cuori, se gli date retta.

II SICARIO

 Ma via, monsignore: non ci fermeremo a far chiacchiere.
 Chi chiacchiera non è buono ad agire; state certo
 che andiamo per usar le mani, non la lingua.

RICCARDO

 Dagli occhi vostri piovono macine da mulino, mentre da quelli
 degli sciocchi, lacrime.
 Mi piacete, ragazzi; all’opera vostra, subito.
 Andate, andate, sbrigatevi.

AMBEDUE

         Ci sbrigheremo, nobile signore.

                                                                    Escono.

         Scena IV EN
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