Page 968 - Shakespeare - Vol. 1
P. 968
MARGHERIT A
Misera regina dipinta, vano orpello della mia fortuna:
perché spargi zucchero su quel ragno rigonfio
che ti circuisce con la sua rete mortifera?
Stolta, stolta, affili il coltello per uccider te stessa.
Verrà il giorno che m’invocherai
perché t’aiuti a maledire questo velenoso rospo gobbo.
HAST INGS
Falsa profetessa, basta con le tue folli maledizioni,
se non vuoi abusare, a tuo danno, della nostra pazienza.
MARGHERIT A
Vergogna a voi che avete abusato della mia.
RIVERS
Sareste servita a dovere se vi fosse insegnato ciò che vi meritate.
MARGHERIT A
Per aver quel che merito dovreste tutti far il vostro dovere verso me.
Insegnate a me a esser la vostra regina e a voi ad essere i miei sudditi.
O rendetemi ciò che mi è dovuto e insegnate a voi stessi quel dovere.
DORSET
Non state a discutere con lei; è pazza.
MARGHERIT A
Tacete, signor marchese; siete impudente;
il marchio nuovo di zecca della vostra nobiltà non ha ancora corso.
Oh, se la vostra fresca nobiltà sapesse giudicare
che cosa significa perderla ed esser infelice!
Chi sta in alto è esposto all’impeto di molte raffiche
e, se cade, si frantuma in pezzi.
RICCARDO
Ottimo consiglio, per la madonna! Fatene tesoro, marchese, fatene
tesoro.
DORSET
Tocca voi, monsignore, non meno che me.