Page 965 - Shakespeare - Vol. 1
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MARGHERIT A
Null’altro che recitare la storia dei tuoi delitti:
è quanto farò, prima di lasciarti andar via.
RICCARDO
Non fosti bandita, sotto pena di morte?
MARGHERIT A
Lo fui, ma l’esilio è per me pena maggiore
di ciò che la morte possa darmi qui, presso la mia dimora.
Tu mi sei debitore d’un marito e d’un figlio;
e tu d’un regno; tutti voi mi dovete ubbidienza.
Questo mio dolore spetta a voi di diritto
e tutti i piaceri che voi usurpate spetterebbero a me.
RICCARDO
La maledizione scagliata contro te dal mio nobile padre
quando cingesti le sue tempie guerriere d’una corona di carta,
e con le tue ingiurie provocasti fiumi di lacrime dai suoi occhi
e poi, per asciugarli, desti al duca uno straccio
intriso del sangue innocente del grazioso Rutland...
le sue maledizioni profferite allora contro di te dall’angoscia del suo
cuore
ti sono tutte cadute addosso,
e Dio, non noi, ha castigato le tue imprese sanguinarie.
ELISABET T A
Dio è giusto nel render giustizia agli innocenti.
HAST INGS
Oh, trucidare quel bambino fu l’azione più nefanda
e più spietata mai udita.
RIVERS
A raccontarla, avrebbe fatto piangere perfino i tiranni.
DORSET
Non vi fu chi non predicesse che sarebbe stata seguita dalla vendetta.
BUCKINGHAM