Page 966 - Shakespeare - Vol. 1
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Northumberland, che fu allora presente, pianse a quello spettacolo.

MARGHERIT A

 Ma come? Eravate tutti ringhiosi, prima ch’io entrassi,
 pronti ad azzannarvi l’un l’altro,
 ed ora rivolgete tutto il vostro odio contro me?
 Ha avuto tanta udienza in cielo la tremenda maledizione di York
 che la morte di Enrico e quella del mio diletto Edward,
 la perdita del loro regno e il mio esilio tormentoso
 non sarebbero che il prezzo pagato per quel bizzoso marmocchio?
 Le maledizioni hanno dunque il potere di trafiggere le nuvole e di

      penetrare in cielo?
 Ma allora fate luogo, grevi nuvole, alle mie maledizioni vibranti:
 muoia il vostro re d’indigestione, anche se non per guerra,
 così come il re nostro morì assassinato perché lui avesse la corona.
 Tuo figlio, Edward, che ora è principe di Galles,
 per Edward, figlio mio, che era principe di Galles,
 faccia, ancor giovane come lui, prima del tempo morte violenta.
 Tu stessa, regina, che usurpi il mio trono di regina,
 sopravvivi, come me sventurata, alla tua gloria;
 possa tu vivere a lungo per pianger la morte dei tuoi figli
 e vedere un’altra, com’io vedo te adesso,
 adorna dei tuoi diritti, come tu sei rivestita dei miei;
 i tuoi giorni felici muoiano essi prima della tua morte
 e dopo molte, interminabili ore di cordoglio,
 muori non più madre, né moglie, né regina d’Inghilterra.
 Rivers e Dorset, voi eravate presenti
 e anche tu lord Hastings, quando mio figlio
 fu trafitto da pugnali sanguinari. Prego Dio
 che nessuno di voi giunga al termine naturale della sua vita,
 ma sia stroncato da qualche caso imprevisto...

RICCARDO

 Odiosa strega avvizzita, falla finita con la tua fattura.

MARGHERIT A

 Lasciando fuori te? Fermati, cane, e stammi a sentire.
 Se il cielo ha in serbo qualche funesto flagello
 superiore a quelli ch’io possa augurarti,
 oh, lo trattenga finché siano mature le tue colpe
 e poi scagli il suo sdegno
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