Page 951 - Shakespeare - Vol. 1
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Non conosca pace la camera dove tu giaci.
RICCARDO
Così sarà, madama, finché io non giaccia con voi.
ANNE
Spero bene! 27
RICCARDO
Ne sono certo. Ma, dolce Lady Anne,
abbandoniamo questo arguto duello dei nostri ingegni
e teniamoci a un metodo più posato:
chi è stato causa delle acerbe morti
di questi Plantageneti, Enrico ed Edoardo,
non è altrettanto colpevole di chi ne è stato lo strumento?
ANNE
Tu sei stato la causa e il maledettissimo effetto.
RICCARDO
La vostra bellezza fu la causa di quell’effetto:
la vostra bellezza che m’ha ossessionato fin nel sonno,
sì che sarei stato pronto a sterminare l’intera umanità
pur di vivere un’ora sola nel vostro dolce grembo.
ANNE
Se lo pensassi, assassino, ti dico
che queste unghie lacererebbero sul mio volto quella bellezza.
RICCARDO
Questi occhi non tollererebbero la devastazione di tale bellezza;
voi non potreste offuscarla se io vi stessi vicino.
Come l’universo intero è allietato dal sole,
così lo sono io da essa; è la mia luce, la mia vita.
ANNE
La nera notte ottenebri il tuo giorno, e la morte la tua vita.
RICCARDO
Non imprecare contro te stessa, creatura leggiadra, tu sei l’uno e