Page 947 - Shakespeare - Vol. 1
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trasportato dalla chiesa di San Paolo, per esser sepolto colà.
E tutte le volte che siete stanchi del peso,
riposatevi, mentre io piango il cadavere di re Enrico.
Entra Riccardo.
RICCARDO
Fermi, voi che portate il cadavere; mettetelo giù.
ANNE
Quale negromante evoca questo demonio
ad interrompere devote cerimonie di carità?
RICCARDO
Furfanti, mettete giù il cadavere, o, per San Paolo,
farò cadavere chi disobbedisce.
ALABARDIERE
Monsignore, scostatevi e lasciate passare la bara.
RICCARDO
Villano d’un cane, arréstati quando io comando!
Toglimi davanti al petto la tua alabarda,
o, per San Paolo, ti abbatterò ai miei piedi
e ti calpesterò, pezzente, per il tuo ardire.
ANNE
Ma come? Tremate? Avete paura?
Ahimè, non posso biasimarvi, siete mortali
ed occhi mortali non resistono al diavolo.
Vattene, orrendo ministro dell’inferno!
Il tuo potere s’arresta alla sua spoglia mortale:
la sua anima non la puoi avere; perciò allontanati.
RICCARDO
Dolce santa, per carità, non esser così proterva.
ANNE
Diavolo immondo, per amor del cielo, vattene e non ci disturbare;
tu hai fatto della terra felice il tuo inferno,