Page 948 - Shakespeare - Vol. 1
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riempiendola di urla imprecanti e di profondi gemiti.
 Se ti diletti di contemplare le tue infami gesta,
 guarda questo esempio dei tuoi massacri.
 Oh, signori! Vedete, vedete, le ferite del defunto Enrico
 aprono le loro bocche congelate e tornano a sanguinare.
 Arrossisci, arrossisci, ammasso di turpi deformità,
 poiché è la tua presenza che fa scorrer questo sangue
 dalle vene vuote e fredde in cui non scorre più sangue:
 il tuo misfatto inumano e innaturale
 provoca questa innaturalissima effusione.
 Oh Dio! che questo sangue creasti, vendica la sua morte;
 oh terra! che bevi questo sangue, vendica la sua morte;
 il cielo col suo fulmine colpisca a morte l’assassino
 o la terra si spalanchi e lo divori ancora vivo,
 come ora inghiotte il sangue di questo buon re,
 macellato dal braccio di costui guidato dall’inferno.

RICCARDO

 Madama, voi ignorate le regole della carità,
 che rende il bene per il male e benedizioni per le imprecazioni.

ANNE

 Infame, tu ignori ogni legge di Dio e dell’uomo.
 Non v’è animale tanto feroce che non conosca un briciolo di pietà.

RICCARDO

 Ma io non la conosco e perciò non sono un animale.

ANNE

 Oh meraviglia! quando i diavoli dicono la verità!

RICCARDO

 Ancora più meraviglia, quando gli angeli sono così in collera.
 Degnati, donna divinamente perfetta, di concedermi
 ch’io mi scagioni punto per punto di questi presunti delitti.

ANNE

 Degnati, uomo totalmente infetto, soltanto di concedermi
 ch’io punto per punto ti accusi di questi ben noti misfatti.
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