Page 771 - Shakespeare - Vol. 1
P. 771
OXFORD
Non pensavo diversamente: è la sua tattica
piombarci addosso in fretta, per coglierci impreparati.
SOMERSET
Ma s’inganna; siamo ben organizzati.
MARGHERIT A
Mi rallegra il cuore vedervi così decisi.
OXFORD
Schieriamoci in formazione; non ci tireremo indietro.
Squilli di tromba e marcia militare. Entrano [Re] Edoardo, Gloucester,
Clarence e i loro soldati.
RE EDOARDO
Prodi seguaci, laggiù si stende il bosco irto di spine
che, con l’aiuto del cielo e il vostro valore,
va sradicato, buttato giù, prima di notte.
Non occorre che aggiunga altra esca al vostro fuoco,
perché so bene che voi ardete dalla voglia di bruciarlo:
date il segno del combattimento; all’attacco, nobili signori!
MARGHERIT A
Signori, cavalieri, gentiluomini, ciò che dovrei dire
lo impediscono le lacrime; ad ogni parola che pronuncio,
vedete che bevo l’acqua dei miei occhi.
Perciò, soltanto questo: Enrico, il vostro sovrano,
è prigioniero del nemico, il suo stato è usurpato,
il suo regno un mattatoio, i suoi sudditi uccisi,
i suoi statuti cancellati, e il suo tesoro consumato;
laggiù c’è il lupo che ha provocato questa rovina.
Voi lottate per la giustizia; dunque, nel nome di Dio,
siate valorosi, e date il segno del combattimento.
[Suona l’allarme della battaglia. Gli Yorkisti fuggono, poi le culatte 71
vengono scaricate. Quindi entrano Re Edoardo, Clarence, gli altri, ed
emettono un alto grido e urlano “Viva York! Viva York!”. Poi la regina è
catturata assieme al principe, a Oxford e a Somerset.] Escono.