Page 766 - Shakespeare - Vol. 1
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Sì, Warwick, Edoardo ha l’audacia e ti precede.
Signori, al campo di battaglia! San Giorgio e la vittoria!
Escono [Re Edoardo e il suo seguito di sotto, Warwick e il suo seguito in

      alto]. Marcia militare. [Entrano di sotto, come uscissero dalla città]
                                Warwick e il suo seguito, dietro [a Re Edoardo].

                              Scena II EN

Suona l’allarme, incursioni. Entra [Re] Edoardo, trascinando Warwick,
                                        ferito.

RE EDOARDO

 Stattene lì. Muori tu e muoiano le nostre paure,
 perché Warwick era un babau, che ci impauriva tutti; 69
 ora, Montague, sta’ in guardia: vengo a cercarti,
 così che le ossa di Warwick possano tenerti compagnia.

                                                               Esce.

WARWICK

 Ah, chi è là? Avvicinati, amico o nemico,
 e dimmi chi è il vincitore, York o Warwick?
 Perché lo chiedo? Lo mostrano il mio corpo mutilato,
 il mio sangue, le forze che mi mancano; il mio cuore malato
 mostra che devo cedere il mio corpo alla terra
 e, con la mia caduta, le conquiste al nemico.
 Così alla lama della scure cede il cedro,
 le cui braccia davano rifugio all’aquila maestosa,
 alla cui ombra dormiva il leone rampante,
 la cui fronda più alta superava l’albero esteso di Giove,
 e proteggeva i rami più bassi dal potente vento invernale.
 Questi occhi ora offuscati dal velo nero della morte
 sono stati penetranti come il sole a mezzogiorno
 per indagare i segreti tradimenti del mondo;
 le rughe della fronte, ora piene di sangue,
 erano spesso paragonate a sepolcri regali:
 chi viveva da re che non potessi scavargli la fossa,
 e chi osava sorridere quando Warwick aggrottava la fronte?
 Eccola, ora, la mia gloria macchiata di polvere e di sangue.
 I miei parchi, i miei sentieri, i castelli che avevo
 in questo istante mi lasciano, e di tutte le mie terre
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