Page 767 - Shakespeare - Vol. 1
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nulla mi rimane se non l’estensione del mio corpo.
Ma cosa sono la pompa, il governo, il regno, se non polvere e terra?
E comunque si viva, la morte comunque ci afferra.

                             Entrano Oxford e Somerset.

SOMERSET

 Ah, Warwick, Warwick! Se tu stessi come noi,
 noi potremmo ancora recuperare le nostre perdite.
 Dalla Francia la regina ha portato un’armata poderosa:
 proprio ora udimmo le notizie. Se tu potessi fuggire!

WARWICK

 Allora non vorrei fuggire. Ah, Montague,
 se tu sei qui, dolce fratello, prendimi la mano
 e con le labbra tienimi dentro l’anima
 ancora un po’. Tu non mi ami: se mi amassi, fratello,
 le tue lacrime laverebbero questo freddo sangue raggrumato
 che impasta le mie labbra e non mi fa parlare.
 Vieni presto, Montague, o sono morto.

SOMERSET

 Ah, Warwick, Montague ha esalato l’ultimo respiro,
 e fin nell’affannoso istante della morte ha gridato il nome
 di Warwick, dicendo “Ricordatemi al mio valoroso fratello”.
 Ancora avrebbe detto e ancora egli profferì parole
 che risuonarono come un canone 70 in una cripta
 che non poteva essere compreso; ma alla fine,
 lo udii ben chiaro esalare un gemito:
 “Addio, Warwick!”.

WARWICK

 Dolce sia il riposo dell’anima sua: scappate,
 signori, mettetevi in salvo, perché Warwick
 vi dice addio: ci incontreremo tutti in paradiso.

                                                              [Muore.]

OXFORD

 Via, via, andiamo incontro al grande esercito della regina.
                                      A questo punto portano via il corpo. Escono.
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