Page 768 - Shakespeare - Vol. 1
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Scena III EN

       Squilli di tromba. Re Edoardo entra in trionfo, con Riccardo [di
                    Gloucester], Clarence [e alcuni soldati].

RE EDOARDO

 Fino ad ora la nostra sorte vola alta
 e noi siamo ricompensati con ghirlande di vittoria;
 ma nel mezzo di questo giorno che splende luminoso
 intravedo con sospetto una nera nube minacciosa,
 che si scontrerà con il nostro sole glorioso,
 prima di raggiungere il suo comodo giaciglio occidentale.
 Intendo dire, miei signori, che le forze che la regina
 ha arruolato in Gallia hanno raggiunto la nostra costa
 e, così informano, sono in marcia per darci battaglia.

CLARENCE

 Una lieve brezza presto disperderà quelle nubi
 e le sospingerà verso l’origine da cui sono arrivate;
 i tuoi stessi raggi prosciugheranno quei vapori,
 poiché non tutte le nubi provocano tempesta.

GLOUCEST ER

 Si stima che la regina abbia trentamila uomini,
 e Somerset, con Oxford, è fuggito da lei:
 se le si dà il tempo di tirare il fiato, state certi
 che il suo partito sarà forte proprio come il nostro.

RE EDOARDO

 Siamo avvertiti dai nostri amici fedeli
 che essi si stanno dirigendo verso Tewkesbury.
 Noi, avendo avuto ormai la meglio sul campo di Barnet,
 ci recheremo subito là, poiché la volontà divora il percorso;
 e mentre marciamo, le nostre forze verranno accresciute
 in ogni contea che attraversiamo.
 Battete il tamburo; gridate “Coraggio!” e andiamo!

                                       [Squilli di tromba. Marcia militare.] Escono.

                                Scena IV EN
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