Page 699 - Shakespeare - Vol. 1
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[Suona l’allarme.] Combattono. Arriva Warwick [e salva Riccardo].
                                 Clifford fugge.

RICCARDO

 No, Warwick, individua un’altra preda,
 perché voglio essere io a cacciare questo lupo fino alla morte.

                                                                  Escono.

                                Scena V EN

                       Suona l’allarme. Entra Re Enrico, solo.

RE ENRICO

 Questa battaglia si comporta come la guerra del mattino
 quando le nubi morenti lottano con la luce crescente,
 allorché il pastore, in paziente attesa, 27
 non può chiamarlo né giorno pieno né notte fonda.
 Ora oscilla in questa direzione, come un mare possente
 costretto dalla marea a combattere col vento;
 ora oscilla in quella direzione, come il medesimo mare
 costretto a ritirarsi dalla furia del vento.
 Talvolta prevale l’alta marea, e poi il vento.
 Ora l’una è più forte, ma poi l’altro è più violento.
 Per vincere si strattonano a vicenda, petto contro petto,
 e non c’è vincitore né sconfitto: così è in equilibrio
 la bilancia di questa guerra orrenda.
 Mi siederò qui, su questo rigonfio del terreno.
 La volontà di Dio decida a chi va la vittoria!
 Margherita, la mia regina, e anche Clifford
 mi hanno scacciato dalla battaglia, sostenendo entrambi
 che senza dubbio hanno maggior fortuna quando sono lontano.
 Vorrei esser morto, se questa fosse la volontà di Dio:
 di cosa è fatto questo mondo se non di dolori e di sventure?
 O Dio, credo che sarebbe una vita felice
 non essere niente più di un semplice pastore;
 sedere su una collinetta come faccio adesso,
 a intagliare destramente meridiane, tacca dopo tacca,
 e intanto vedere come corrono i minuti:
 quanti ce ne vogliono per completare un’ora intera,
 quante ore ci vogliono per fare un’intera giornata,
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