Page 670 - Shakespeare - Vol. 1
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EDOARDO

 Adesso ne siete l’erede: perciò godetela adesso.
 Se date alla casata Lancaster il permesso
 di tirare il fiato, alla fine vi sfuggirà, padre.

Y ORK

 Ho prestato giuramento di lasciarlo regnare tranquillo.

EDOARDO

 Ma per un trono si può rompere qualunque giuramento:
 romperei mille giuramenti per regnare un anno solo.

RICCARDO

 No, Dio impedisca a vostra grazia di essere spergiuro.

Y ORK

 Lo sarò se lo reclamo con la guerra aperta.

RICCARDO

 Proverò il contrario, se mi ascolterete.

Y ORK

 Non puoi, figlio; è impossibile.

RICCARDO

 Un giuramento è privo di validità, se non è fatto
 davanti a un governante autentico e legittimo,
 il quale abbia autorità su colui che giura.
 Enrico non ce l’ha, poiché usurpò il seggio.
 Dunque, visto che è stato lui a farvi pronunciare
 il giuramento, esso, mio signore, è nullo e ininfluente.
 Perciò mano alle armi! E, padre, su, pensate
 che dolce cosa è portare una corona,
 entro il cui cerchio è l’Elisio, e tutta quanta
 la felicità e la gioia inventate dai poeti.
 Perché indugiamo così? Non posso aver riposo
 finché la rosa bianca che io porto non sia intinta
 proprio nel sangue tiepido del cuore di Enrico.

Y ORK
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