Page 668 - Shakespeare - Vol. 1
P. 668

secondo cui mio figlio viene diseredato.
 I signori del Nord, che hanno abiurato le tue insegne,
 seguiranno le mie, una volta che le vedano sventolare,
 ed esse sventoleranno con tuo grave disdoro
 e per la rovina completa della casata York!
 E così ti abbandono. Vieni, figlio, andiamo via.
 Il nostro esercito è pronto: su, raggiungiamolo.

RE ENRICO

 Rimani, nobile Margherita, e ascolta le mie parole.

MARGHERIT A

 Hai già parlato abbastanza: vattene.

RE ENRICO

 Nobile figlio, Edoardo, rimarrai con me?

MARGHERIT A

 Sì, per essere assassinato dai suoi nemici.

PRINCIPE EDOARDO

 Quando tornerò vittorioso dal campo di battaglia,
 vedrò vostra grazia; fino ad allora, seguirò lei.

MARGHERIT A

 Su, figlio, andiamo: non possiamo indugiare così.
                                                         [Esce con il Principe Edoardo.]

RE ENRICO

 Povera regina! Come l’amore per me e per suo figlio
 l’ha fatta erompere in espressioni di rabbia.
 Che possa prendersi la vendetta su quell’odioso duca
 il cui animo altezzoso, sospinto dalla brama,
 mi rapinerà della corona 11 e, come un’aquila,
 a stomaco vuoto, si accanirà sulla carne mia e di mio figlio.
 La perdita di quei tre lord tormenta il mio cuore:
 scriverò loro e li tratterò con ogni riguardo.
 Vieni, cugino, tu sarai il messaggero.

EXET ER
   663   664   665   666   667   668   669   670   671   672   673