Page 667 - Shakespeare - Vol. 1
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Chi può essere paziente in circostanze così gravi?
Ah, sciagurato, fossi morta vergine
senza mai vederti, senza darti un figlio,
invece di assistere al tuo innaturale comportamento paterno!
E lui si è forse meritato di perdere così i suoi diritti?
Se tu lo avessi amato soltanto la metà di quanto
l’ho amato io, o sentito le doglie che provai per lui
nel parto, o l’avessi nutrito come io ho fatto col mio sangue,
tu avresti lasciato là il sangue prezioso del tuo cuore
piuttosto che rendere tuo erede quel barbarico duca,
diseredando il tuo unico figlio.
PRINCIPE EDOARDO
Padre, non puoi diseredarmi:
se tu sei il re, perché non dovrei succederti?
RE ENRICO
Perdonami, Margherita. Perdonami, dolce figlio:
mi hanno costretto il Conte di Warwick e il duca.
MARGHERIT A
Costretto! Sei il re e ti fai costringere?
Mi vergogno a sentirti parlare. Ah, scellerato
pusillanime, tu hai disfatto te, tuo figlio e me,
e consegnato alla casata York un vantaggio tale
che regnerai solo con la loro intercessione.
Affidare a lui e ai suoi eredi la corona,
cos’è, se non scavarti la fossa
e strisciarci dentro ben prima del tuo tempo?
Warwick è cancelliere e signore di Calais, 10
lo spietato Falconbridge comanda gli stretti della Manica,
il duca è creato Protettore del regno, e tuttavia,
tu sarai al sicuro? Una tale sicurezza la trova
l’agnello tremante accerchiato dai lupi.
Ci fossi stata io, che sono solo una povera donna,
i soldati avrebbero dovuto gettarmi sulle picche
prima di avere il mio consenso a quel patto.
Ma tu anteponi la tua vita al tuo onore:
e, visto che ti comporti così, qui io divorzio
dalla tua tavola, Enrico, e dal tuo letto,
finché non sia abrogata la legge del parlamento