Page 3097 - Shakespeare - Vol. 1
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mescolandosi all’orrore del luogo -
 una specie di sepolcro, un antico sotterraneo
 dove per centinaia d’anni sono state ammucchiate le ossa
 di tutti i miei avi sepolti; dove l’insanguinato Tebaldo,
 appena seppellito, sta ancora putrefacendosi nel suo sudario;
 dove, come molti dicono, a certe ore della notte,
 gli spiriti tornano in vita... ahimè! ahimè!
 non è probabile che io, svegliandomi troppo presto
 tra quegli odori disgustosi, tra quelle urla
 simili a quelle delle mandragore strappate dalla terra,
 capaci di far impazzire gli uomini che le ascoltano...
 ah, se mi svegliassi, non perderei la ragione,
 e, assalita da tutte queste paure orribili,
 mi metterei a giocare come una pazza con le ossa dei miei padri,
 e strapperei dal suo sudario lo straziato Tebaldo,
 e in quest’accesso di furore,
 usando come clava l’osso di un mio antenato,
 non finirei, disperata, per farmi schizzare le cervella?
 Oh, guarda, mi par di vedere il fantasma di mio cugino
 a caccia di Romeo, che ha infilzato il suo corpo
 sulla punta della spada. Fermati, Tebaldo, fermati!
 Romeo, Romeo, Romeo! questo lo bevo per te! 96

                                             Si butta sul suo letto, dietro i tendaggi.

                                Scena IV EN

                        Entrano Donna Capuleti e la Nutrice.

DONNA CAPULETI

 Tieni, balia, prendi queste chiavi e porta qui altre spezie.

NUT RICE

 Vogliono datteri e mele cotogne giù in cucina.

                                       Entra Capuleti.

CAPULET I

 Su, su, su, muovetevi, il gallo ha cantato due volte!
 La campana del coprifuoco ha suonato: sono le tre!
 Fa’ la brava, Angelica, attenta alla roba nel forno:
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