Page 3093 - Shakespeare - Vol. 1
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GIULIET T A

 Dammelo, dammelo! Ah, non parlarmi di paura.

FRATE LORENZO

 Ecco, prendi. Fa’ in fretta.
 Sii forte e fortunata nel tuo proposito.
 Manderò in tutta fretta un frate a Mantova
 con una lettera per il tuo sposo.

GIULIET T A

 L’amore mi dà la forza, e la forza m’aiuterà.
 Addio, caro padre.

                                                        Escono.

                          Scena II EN

Entrano Capuleti, Donna Capuleti, la Nutrice e due o tre servi.

CAPULET I                                               (Esce un servo.)

 Invita tutti gli ospiti che sono scritti qui. 92

 E tu, ragazzo, va’ a ingaggiare venti abili cuochi.

     SERVO

Non avrete schiappe, signore, perché li metterò alla prova. Voglio vedere
come si sanno leccare le dita.

CAPULET I

 Cosa? E a che serve una prova simile?

     SERVO

Per la madonna, signore: è un cuoco da poco quello che non si lecca le
dita; perciò chi non sa leccarsele, niente ingaggio.

CAPULET I                                               Esce il servo.

 Va’, va’ pure.

 Siamo molto indietro coi preparativi per l’occasione.
 Allora, mia figlia è andata da Fra Lorenzo?
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