Page 3096 - Shakespeare - Vol. 1
P. 3096

DONNA CAPULETI

 Allora, siete indaffarate? Avete bisogno d’aiuto?

GIULIET T A

 No signora, abbiamo scelto quanto è necessario
 e conveniente al nostro stato di domani.
 Adesso, vi prego, lasciatemi sola.
 Tenete pure la balia in piedi con voi, stanotte,
 sono sicura che avrete tantissimo da fare
 a organizzare tutto così all’improvviso.

DONNA CAPULETI

 Buona notte, va’ a letto e riposa bene,
 ne hai proprio bisogno.

                                               Escono (Donna Capuleti e la Nutrice).

GIULIET T A

 Addio. Dio sa quando c’incontreremo di nuovo.
 Un brivido lieve di fredda paura mi percorre le vene
 e quasi gela il calore della vita.
 Le richiamerò a confortarmi. - Balia! -
 Ma cosa farebbe, qui, lei?
 La mia lugubre scena devo recitarmela da sola. 95
 Vieni, fiala. E se la mistura non avesse effetto?
 Dovrò dunque andar sposa, domattina? No! No!
 Questo lo impedirà. Stammi qua vicino, tu.

                                                                        (Posa un pugnale.)
 E se fosse un veleno, che il Frate,
 a tradimento, mi ha dato per uccidermi
 ed evitare il disonore di queste nozze,
 dopo che lui stesso mi ha già sposata con Romeo?
 Ho paura sia così. E d’altra parte mi pare impossibile,
 si è sempre dimostrato un sant’uomo.
 E se, quando sarò calata nella tomba,
 io mi svegliassi prima che Romeo venga a salvarmi?
 Che idea spaventosa! Non mi sentirei allora soffocare,
 in quella cripta alla cui bocca disgustosa
 non arriva un respiro d’aria pura... e se poi morissi
 soffocata, lì, prima che il mio Romeo arrivi?
 O se vivessi, non è probabile
 che il terribile pensiero della morte e della notte,
   3091   3092   3093   3094   3095   3096   3097   3098   3099   3100   3101