Page 3091 - Shakespeare - Vol. 1
P. 3091

se non sai anche dirmi come possa impedirlo.
 Se con la tua saggezza non sai darmi aiuto,
 dì almeno saggia la mia decisione
 di trovar subito aiuto in questo pugnale.
 Dio ha unito il mio cuore a quello di Romeo,
 tu hai congiunto le nostre mani, e adesso,
 prima che questa mano, da te congiunta a Romeo,
 possa suggellare un altro patto,
 o prima che il mio cuore fedele possa, con un vile mutamento,
 volgersi a un altro, questo ucciderà mano e cuore.
 Cerca, dunque, di cavare dalla tua lunga esperienza
 un rapido suggerimento; oppure, guarda:
 tra me e le mie sciagure
 questo pugnale sanguinante farà da arbitro,
 decidendo ciò che l’autorità dei tuoi anni,
 o la tua scienza
 non han saputo portare a una conclusione onorevole.
 Non tardare a rispondere. Ho fretta 89 di morire
 se ciò che dirai non parla di rimedi.

FRATE LORENZO

 Calma, figlia mia. Qualcosa come una speranza la intravedo,
 ma ha bisogno d’un tentativo così disperato
 com’è disperato ciò che vogliamo impedire.
 Se piuttosto di sposare il conte Paride
 tu hai la forza di volontà di ucciderti,
 allora, forse, avrai il coraggio di affrontare qualcosa
 che della morte ha solo l’apparenza,
 pur di scacciare quella vergogna
 per sfuggire alla quale sfideresti la morte stessa.
 Se tu hai il coraggio, io ti darò il rimedio.

GIULIET T A

 Ah, piuttosto che sposare Paride,
 ordinami di gettarmi giù dai merli d’una qualsiasi torre,
 fammi camminare per strade infestate da ladri
 o dimmi di nascondermi in un nido di serpenti.
 Legami con degli orsi infuriati,
 rinchiudimi di notte in un ossario,
 nascosta sotto i mucchi scricchiolanti d’ossa dei defunti,
 tra stinchi putridi e gialli teschi senza più mandibole,
   3086   3087   3088   3089   3090   3091   3092   3093   3094   3095   3096