Page 3090 - Shakespeare - Vol. 1
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era abbastanza brutto anche prima della loro ingiuria. Esce.
PARIDE
Tu l’insulti più di quanto hanno fatto le lacrime,
parlando così.
GIULIET T A
La verità, signor mio, non è un’offesa,
e ciò che dico al mio viso, glielo dico in faccia!
PARIDE
Ma il tuo viso è mio, e tu l’hai offeso.
GIULIET T A
Può essere, perché non è mio... Avete tempo, adesso,
padre, o devo tornare per la messa serale?
FRATE LORENZO
No, mi va bene adesso, figlia mia pensosa...
Signor mio, dobbiamo restar da soli, un poco.
PARIDE
Dio mi guardi dal disturbare le devozioni.
Giulietta, giovedì mattina verrò a svegliarti presto.
Fino ad allora, addio, e accetta un bacio rispettoso.
GIULIET T A
Oh chiudi la porta, e quando l’avrai fatto
vieni a piangere con me, non c’è più speranza,
rimedio, aiuto!
FRATE LORENZO
Oh, Giulietta, conosco il tuo dolore,
e mi sconvolge tanto che non so più ragionare:
so che tu giovedì, e senza possibilità di rinvio,
dovrai sposare questo Conte.
GIULIET T A
Non mi dire, Frate, che lo sai,

