Page 3046 - Shakespeare - Vol. 1
P. 3046
MERCUZIO
È una ruffiana, una ruffiana! Attenti! Ecco!
ROMEO
Che cos’hai trovato?
MERCUZIO
Non certo una lepre, caro mio, a meno che non sia un pasticcio
quaresimale, che puzza prima ancora d’essere consumato. 50
Gira intorno cantando.
Puzza la vecchia lepre,
la vecchia lepre puzza,
è roba da quaresima!
Ma se la lepre è vecchia,
l’appetito non s’aguzza,
che quella puzza da troppa pezza!
Romeo, andiamo a casa da tuo padre? Andiamo tutti lì a mangiare.
ROMEO
Ti seguo.
MERCUZIO
Addio, mia antica signora, addio, “addio mia bella signora...” 51
Escono Mercuzio e Benvolio.
NUT RICE
Ditemi, di grazia, signore, che osceno mercante era costui, così pieno di
quella sua merce da forca?
ROMEO
È un gentiluomo, nutrice, che ama sentirsi parlare, capace di dire più
parole in un minuto di quante è disposto ad ascoltarne in un mese.
NUT RICE
Se crede di sparlare di me, lo rimetterò al suo posto, fosse anche più forte
di quello che si crede, e di altri venti sbruffoni come lui. E se non son buona
io, troverò qualcun altro. Volgare furfante, non sono una delle sue
sgualdrine, io, non sono uno della sua banda!
Si volta verso Pietro, il servo.
E tu, te ne stai lì, e lasci che ogni farabutto mi maltratti a piacer suo!

