Page 3050 - Shakespeare - Vol. 1
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Entrano la Nutrice (e Pietro).
Oh Dio, eccola che arriva! Oh, dolce balia, che notizie mi porti?
L’hai trovato? Manda via quell’uomo.

NUT RICE

 Pietro, aspettami fuori.

                                                         (Esce Pietro.)

GIULIET T A

 E ora, dolce, cara balia, ... oh Dio, ma perché hai quell’aria triste?
 Anche se le notizie sono tristi,
 dammele almeno con un volto allegro!
 E se sono belle, tu sciupi la loro dolce musica
 suonandomela con quella faccia.

NUT RICE

 Non ne posso più, lasciami tirare il fiato, accidenti!
 Le mie ossa son tutte un dolore! Che trottata! 53

GIULIET T A

 Ti darei le mie ossa, se tu mi dessi le tue notizie.
 Su, da brava, parla, ti prego, buona, buona balia.

NUT RICE

 Gesù, che fretta! Non puoi aspettare un momento?
 Non vedi che mi manca il fiato?

GIULIET T A

 Come fa a mancarti il fiato, se hai fiato abbastanza
 per dirmi che sei senza fiato? Le scuse per i tuoi indugi
 sono più lunghe di quello che ti scusi di non potermi dire.
 Le notizie son buone o cattive? Dì una parola soltanto, sì o no,
 e poi potrò aspettare i particolari. Contentami:
 buone o cattive?

     NUT RICE

La fai semplice, tu, colle tue scelte. Non sei neanche buona a sceglierti un
uomo! Romeo? No, no, non è per te! La faccia, sì, è bella, più di quella di
tanti altri, e anche le gambe, son più dritte, 54 e quanto poi alle mani, i
piedi, il corpo tutto, anche se non se ne dovrebbe parlare, sono senza
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