Page 3040 - Shakespeare - Vol. 1
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Calma e giudizio. Chi corre troppo, inciampa.
Escono.
Scena IV EN
Entrano Benvolio e Mercuzio.
MERCUZIO
Dove diavolo sarà questo Romeo? È tornato a casa stanotte?
BENVOLIO
Non a casa di suo padre. Ho parlato col servo.
MERCUZIO
Eh, quella ragazzina pallida dal cuore di pietra, quella Rosalina, finirà per
renderlo pazzo coi suoi tormenti.
BENVOLIO
Tebaldo, il parente del vecchio Capuleti, ha mandato una lettera a casa di
suo padre.
MERCUZIO
Per l’anima mia, una sfida.
BENVOLIO
Romeo risponderà.
MERCUZIO
Chiunque sappia scrivere sa anche rispondere a una lettera.
BENVOLIO
Voglio dire: rispondere al proprietario della lettera. Sfidato, sfiderà.
MERCUZIO
Ahimè, povero Romeo, è già morto, trafitto dagli occhi neri d’una ragazza
pallida, ferito negli orecchi da un canto d’amore, col centro del cuore
spezzato in due dalla freccia appuntita del piccolo arciere cieco. È forse
questo l’uomo adatto ad affrontare Tebaldo?

