Page 3035 - Shakespeare - Vol. 1
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GIULIET T A
Ehi, Romeo, ehi! Oh se avessi la voce del falconiere
per richiamare questo dolce falcone!
Chi è prigioniero è rauco e non può alzare la voce,
altrimenti saprei far crollare la caverna dove sta Eco 36
e far diventare più roca della mia la sua voce d’aria,
a furia di ripetere il nome del mio Romeo.
ROMEO
È la mia anima che chiama il mio nome.
Che dolce suono d’argento ha di notte la voce degli amanti,
come la più languida delle musiche
per l’orecchio che l’ascolta.
GIULIET T A
Romeo.
ROMEO
Mio piccolo falconetto. 37
GIULIET T A
A che ora domani
dovrò mandarti il mio messaggero?
ROMEO
Alle nove.
GIULIET T A
Ci sarà. Passeranno vent’anni fino ad allora.
Non ricordo già più perché ti ho richiamato.
ROMEO
Lasciami aspettar qui, finché ti tornerà in mente.
GIULIET T A
Lo scorderei, per farti restare ancora qui,
ricordando come amo la tua presenza.
ROMEO
E io resterò qui, per farti ancora dimenticare,

