Page 3015 - Shakespeare - Vol. 1
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ROMEO
Mi ha ferito troppo gravemente la sua freccia
perché possa alzarmi sulle sue piume leggere,
e così, limitato, non posso saltare oltre l’altezza
d’una ottusa pena d’amore. Schiacciato
dal pesante fardello dell’amore, affondo.
MERCUZIO
Come? Per affondare nell’amore dovresti schiacciarlo.
Saresti un peso troppo grosso per una cosa così tenera.
ROMEO
È cosa tenera l’amore? È duro, rozzo,
villano, prepotente, capace di pungere come una spina.
MERCUZIO
Se l’amore è duro con te, tu sii duro con l’amore,
Rendigli puntura per puntura, e vedrai come s’affloscerà.
Datemi qualcosa per coprirmi il viso:
una maschera sulla mia maschera!
Che m’importa se un occhio curioso vorrà
scoprire le mie bruttezze? Ecco qui
la faccia mostruosa che arrossirà per me.
BENVOLIO
Su, bussiamo ed entriamo. Poi, una volta dentro,
ognuno si affiderà alle sue gambe.
ROMEO
Datemi una fiaccola. Chi ha il cuore leggero
faccia il solletico con le suole alle stuoie insensibili,
per me valga invece il vecchio detto,
terrò il candeliere e starò a vedere.
La partita è più bella che mai, ed io ho finito.
MERCUZIO
Non si muove foglia, come dice la sentinella! 22
E se non ti muove più nessuna voglia,
con tutto il rispetto per l’amore che ti opprime,
ci penseremo noi a tirarti fuori da questo concime!

