Page 2849 - Shakespeare - Vol. 1
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DUCHESSA

                Io non chiedo di alzarmi.
 Una cosa sola io chiedo: il perdono.

BOLINGBROKE

 Lo perdono. E possa Iddio perdonarmi!

DUCHESSA

 O privilegio felice di un ginocchio piegato!
 Eppure la paura mi fa stare male. Dillo di nuovo:
 dire due volte “perdono” non è perdonare due volte,
 ma raddoppiare la forza di un unico perdono.

BOLINGBROKE

                Di tutto cuore
 lo perdono.

DUCHESSA

          Un dio in terra tu sei! 81

BOLINGBROKE

 Ma quanto al mio fido cognato e all’Abate,
 con tutta la cricca dei loro degni compari,
 una sentenza di morte li incalzerà alle calcagna.
 Buon zio, fa’ che molteplici forze convergano
 su Oxford, o dovunque si trovino questi traditori.
 Non resteranno a lungo, lo giuro, in questo mondo,
 poiché io li avrò, appena saprò dove sono.
 Arrivederci, zio, e tu, cugino, addio.
 Tua madre ha pregato bene: dimostrati ora leale.

DUCHESSA

 Vieni, mio figlio di sempre. Dio ti faccia rigenerare.

                                                                  Escono.

                      Entrano Sir Piers di Exton 82 e servitori.

EXT ON

 Non l’hai sentito il Re? Le parole che ha detto?
 “Non c’è un amico che mi liberi di quest’incubo vivente?”
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