Page 2837 - Shakespeare - Vol. 1
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REGINA
Allora dovunque egli vada, fate andare anche me.
RICCARDO
Così due che piangono insieme fanno un solo dolore.
No, piangi per me in Francia, e io qui per te.
Meglio lontani che vicini, ma mai veramente vicini.
Va’, misura i tuoi passi a sospiri, io a gemiti i miei.
REGINA
Allora chi ha più strada da fare dovrà gemer di più.
RICCARDO
Ad ogni passo gemerò due volte: ho poca strada da fare,
e allungherò il percorso con la morte nel cuore.
Su, andiamo: nel far la corte al dolore conviene esser brevi,
che poi, una volta sposato, si vive con lui troppo a lungo.
Un bacio suggelli le nostre labbra, in un addio silenzioso.
Così ti dono il mio cuore, così mi porto via il tuo.
REGINA
Restituiscimi il mio. Non sarebbe giusto
ch’io mi prenda il tuo cuore solo per ucciderlo.
E ora che mi son ripreso il mio, va’ pure:
e forse ce la farò, a ucciderlo con un gemito. 75
RICCARDO
Noi titilliamo la nostra pena, con questi indugi d’amore.
Ancora un addio. Il resto, saprà dirlo il dolore.
Escono.
Scena II EN
Entrano il Duca di York e la Duchessa. 76
DUCHESSA
Mio signore, mi avevate promesso di raccontare il seguito,
quando il pianto vi ruppe il filo della storia
del rientro a Londra dei nostri due cugini.

