Page 2830 - Shakespeare - Vol. 1
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a che si spogli d’ogni pompa la persona di un re;
ne ho avvilito la gloria, asservito la sovranità,
di un re orgoglioso ho fatto un suddito, di un monarca un villano.
NORT HUMBERLAND
Mio Signore...
RICCARDO
Non tuo signore, uomo arrogante e offensivo,
né signore di alcuno. Non ho più nome né titolo.
No, neppure il nome che mi fu dato al fonte battesimale: 69
usurpato anche quello. Ahimè che giorno travagliato!
E io che tanti inverni mi son lasciato alle spalle,
adesso non so più come debbo chiamarmi!
Oh, fossi almeno un pupazzo di neve, un re per burla,
piazzato lì, sotto il sole di Bolingbroke,
a sciogliermi goccia a goccia sino a liquefarmi!
Buon re, gran re, ma non abbastanza grande né buono,
se la mia parola vale ancora qualcosa in Inghilterra,
fa’ subito portare qui uno specchio
che mi faccia vedere cosa ne è della mia faccia
da che la sua maestà ha dato bancarotta.
BOLINGBROKE
Che qualcuno vada a prendere uno specchio.
NORT HUMBERLAND
In attesa dello specchio, leggete questo foglio.
RICCARDO
Demonio, tu mi torturi prima di avermi all’inferno.
BOLINGBROKE
Non insistete, mio Duca di Northumberland.
NORT HUMBERLAND
Ma allora i Comuni si diranno insoddisfatti.
RICCARDO
Saranno soddisfatti. Leggerò quanto basta,

