Page 2826 - Shakespeare - Vol. 1
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il Suo capitano, luogotenente, vicario d’elezione,
unto, incoronato, insediato da anni sul trono,
sottostare al giudizio di sudditi, suoi inferiori,
e per di più in sua assenza? Oh, Dio non permetta
che in un paese cristiano anime battezzate
facciano mostra di tanto odioso, nero, osceno delitto!
Io parlo a dei sudditi, e vi parlo da suddito
che Dio ha ispirato a franca difesa del suo re.
Il qui presente Duca di Hereford, che chiamate re,
del re del superbo Hereford è un nero traditore;
e se voi l’incoronate, mi sia lecito profetare
che sangue inglese concimerà il terreno
e le età future dovranno piangerlo, questo turpe misfatto.
La pace cercherà riposo fra turchi e infedeli,
e in questa culla della pace, in guerre tumultuose
si annienteranno a vicenda fratelli e consanguinei.
Disordine, orrore, paura e ribellione
s’insedieranno qui, e questo paese sarà chiamato
campo del Golgota e dei teschi umani.
Oh, se solleverete questa casata contro l’altra,
provocherete la più funesta divisione
che mai si sia abbattuta su questa terra disgraziata.
Impeditelo, opponetevi, scongiurate il malanno,
o i figli, e i figli dei figli, vi stramalediranno.
NORT HUMBERLAND
Gran bella perorazione, messere, e pel vostro disturbo
vi arrestiamo sul posto per alto tradimento.
Mio Abate di Westminster, a voi l’incarico
di tenerlo in custodia sino al giorno del processo.
Volete degnarvi, signori, di accoglier l’istanza dei Comuni?
BOLINGBROKE
Portate qui Riccardo, che alla presenza di tutti
possa abdicare. Così procederemo
senza contestazioni.
Y ORK
Vado a fargli da scorta.
Esce.

