Page 2823 - Shakespeare - Vol. 1
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nell’accusarti, è pari solo alla tua nequizia;
ed ecco, getto anche il mio guanto, e che tu sei come dico
lo proverò sulla tua pelle sino all’ultimo estremo
di anelito mortale. Raccoglilo, se osi.
AUMERLE
Se non lo faccio, mi vadano in cancrena le mani,
e che mai più brandiscano l’acciaio vendicatore
sull’elmo scintillante del mio avversario.
UN ALTRO LORD
Affido alla terra anche il mio guanto, Aumerle spergiuro,
e ti rinfaccio tante altre menzogne,
quante si possano conficcare nelle tue orecchie proditorie
da un’alba all’altra. Eccoti il pegno del mio onore:
raccogli la sfida, se osi!
AUMERLE
Chi altro si fa avanti? Per Giove, vi sfido tutti.
Ho mille vite in un solo petto,
da tener testa a ventimila come voi.
SURREY
Mio Lord Fitzwater, ricordo assai bene
la circostanza del colloquio fra Aumerle e voi.
FIT ZWAT ER
Verissimo: eravate fra i presenti,
e potete testimoniare che è vero.
SURREY
Falso, per Giove, com’è vero il cielo!
FIT ZWAT ER
Surrey, tu menti!
SURREY
Giovinastro senza onore!
Questa calunnia peserà tanto sulla mia spada
ed essa ne farà le vendette con tale rivalsa

