Page 2822 - Shakespeare - Vol. 1
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Principi e nobili Pari,
 che posso rispondere a questo ignobile individuo?
 Dovrò disonorare le mie alte fortune
 dandogli il castigo che merita in una tenzone fra eguali?
 Dovrò pur farlo, oppure il mio onore sarà insozzato
 dalle infami accuse delle sue labbra calunniose.
 Ecco il mio guanto, suggello manuale di una morte
 che ti destina all’inferno. Io dico che tu menti,
 e proverò che quel che hai detto è falso
 col sangue del tuo petto, per quanto indegno sia
 di macchiare il filo della mia spada di cavaliere.

BOLINGBROKE

 Fermati, Bagot. Ti vieto di raccoglierlo.

AUMERLE

 Con una sola eccezione, vorrei fosse il più eletto
 di tutto questo consesso a provocarmi così.

FIT ZWAT ER

 Se il tuo valore esige la parità di rango,
 questo, Aumerle, è il mio guanto, col quale sfido il tuo.
 Per la luce del sole, che m’indica dove sei,
 ti sentii dire - e te ne sei vantato -
 che fosti tu a dar la morte al nobile Gloucester.
 Anche se neghi venti volte, tu menti,
 ed io la tua menzogna te la ricaccerò nel cuore
 dov’è stata forgiata, sulla punta della mia spada.

AUMERLE

 Non è da te, codardo, vivere sino a quel giorno.

FIT ZWAT ER

 Ah, sull’anima mia, se fosse questo, quel giorno!

AUMERLE

 Fitzwater, questa menzogna ti condanna all’inferno.

PERCY

 Tu menti, Aumerle. La sua integrità d’uomo d’onore,
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