Page 2810 - Shakespeare - Vol. 1
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e vuol sbarrarti il passo.
BOLINGBROKE
Degna di un re?
Andiamo! Non ci sta mica un re.
PERCY
Sì, mio buon signore,
c’è dentro proprio un re. Re Riccardo si trova
laggiù, in quella cerchia di calce e pietra;
e con lui son Lord Aumerle, Lord Salisbury,
Sir Stephen Scrope, e inoltre un santo uomo di chiesa
reverendissimo: ma chi, non me l’hanno detto.
NORT HUMBERLAND
Ah, probabilmente il Vescovo di Carlisle.
BOLINGBROKE
Nobili signori,
portatevi sotto i rudi bastioni di quell’antico castello,
con squille d’oricalco chiamate a parlamento
fin dentro le torrette diroccate, e date questo annuncio:
Enrico Bolingbroke
inginocchiato bacia la mano di Re Riccardo,
facendo atto di sottomissione, con cuore leale e sincero,
alla sua regale persona. Son qui venuto
a consegnare ai suoi piedi le mie armi e gli armati,
a patto che il mio bando sia revocato
e mi sia concessa la restituzione delle mie terre.
Se no, farò valere la superiore forza delle mie truppe
e sulla polvere estiva rovescerò una pioggia di sangue,
piovuto dalle ferite degl’inglesi abbattuti.
Come poi sia lontano dalla mente di Bolingbroke
che tale vermiglia bufera debba inzuppare
il grembo fresco e verde del bel paese di Re Riccardo
lo mostrerà il mio ossequio, reverente e devoto.
Andate a dir tutto questo, mentre noi marciamo
lungo l’erboso tappeto di questa piana.
Marciamo, ma senza il rullo di minacciosi tamburi:
sicché dai merli smozzicati di questo castello

