Page 2803 - Shakespeare - Vol. 1
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Cugino, sei un disfattista! Non sai tu
 che quando l’occhio scrutatore del cielo si va a nascondere
 dall’altra parte del globo, a illuminare gli antipodi,
 ladri e predoni si dan da fare non visti
 quaggiù, e si fan forti di uccisioni ed eccessi?
 Ma che quand’esso, da sotto la sfera terrestre,
 spunta a incendiare a levante le cime superbe dei pini,
 proiettando la sua luce sin dentro i neri covi della nequizia,
 allora uccisioni, tradimenti e peccati esecrandi,
 allorché il manto della notte vien loro strappato di dosso,
 restano ignudi e indifesi, tremando per la loro sorte?
 Così, quando questo ladrone, il traditore Bolingbroke,
 che sino adesso, la notte, si è dato bel tempo,
 mentre noi ce ne andavamo in giro per gli antipodi,
 quando ci vedrà sorgere sul nostro trono, ad oriente,
 i suoi tradimenti gli avvamperanno sul volto,
 e inabili a sostenere la luce del giorno,
 avranno orrore di sé, tremanti per la sua colpa.
 Non c’è acqua, in tutto il mare violento e cruccioso,
 che possa detergere il crisma dall’unto del Signore.
 Non c’è parola di mortale che valga a deporre
 colui che Iddio ha eletto a suo vicario.
 Per ogni uomo assoldato da Bolingbroke
 a levare un maligno acciaio contro l’oro della nostra corona,
 Iddio, pel suo Riccardo, ha arruolato nei cieli
 un angelo splendente. Se scende in campo l’angelica milizia 51
 dovran cadere i miseri mortali: al cielo è sempre cara la giustizia.

                                      Entra Salisbury.
 Benvenuto, mio signore. Quanto distano ancora le vostre forze?

SALISBURY

 Né più lontano né più vicino, mio grazioso sovrano,
 di questo mio debole braccio. Lo sconforto guida la mia lingua,
 né mi consente parola che non sia disperata.
 Un solo giorno di ritardo, temo, mio nobile Sire,
 ha oscurato ogni altra felice giornata terrena.
 Oh, richiama il giorno di ieri, di’ al tempo di andare a ritroso,
 e avrai con te dodicimila armati.
 Ma è l’oggi, l’oggi, quel disgraziato giorno di ritardo,
 a fare scempio di gioie, amici, fortune e del tuo potere:
 tutti i gallesi, udito della tua morte,
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