Page 2797 - Shakespeare - Vol. 1
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e, come tutto il resto, vengono sperperati.
 Cosa fareste al mio posto? Io sono un suddito,
 e mi appello alla legge. Mi si negano avvocati,
 ed io pertanto, in prima persona, vengo a reclamare
 la mia eredità di legittimo discendente.

NORT HUMBERLAND

 Troppo grande è il sopruso subìto dal nobile Duca.

ROSS

 Spetta a Vostra Grazia di rendergli giustizia.

WILLOUGHBY

 Tanta gentaglia si è ingrassata sulle sue spoglie.

Y ORK

 Miei Pari d’Inghilterra, lasciatemi dire una cosa:
 mi rendo conto dei torti subìti da mio nipote,
 e mi son prodigato a fondo per rendergli giustizia.
 Ma venire in tal guisa, armato fino ai denti,
 a fare il castigamatti, facendosi largo a fendenti,
 in cerca di una giustizia imposta con l’ingiustizia - no, non va.
 E voi che in quest’impresa gli tenete bordone,
 favorite la ribellione, e siete voi stessi ribelli.

NORT HUMBERLAND

 Il nobile Duca giura che viene soltanto
 per riprendersi il suo, e per questo suo diritto
 abbiamo tutti solennemente giurato di dargli aiuto:
 e possa mai ritrovare la gioia chi viola il giuramento.

Y ORK

 E va bene: vedo già l’esito di questo conflitto.
 Non posso oppormi, devo confessarlo,
 ché le mie forze son deboli e male in arnese.
 Ma se potessi, per Colui che mi ha dato la vita,
 vi farei mettere ai ferri, per affidarvi a capo chino
 alla sovrana clemenza del Re.
 Poiché non posso, è bene che voi sappiate
 che mi asterrò da ogni azione. E fate buon viaggio:
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