Page 2792 - Shakespeare - Vol. 1
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BOLINGBROKE
Quanto c’è di qui a Berkeley, signore? 42
NORT HUMBERLAND
Credetemi, nobile Duca,
io non mi ci ritrovo, in questa contea di Gloucester.
Queste alture ripide e selvose, i sentieri accidentati
ci allungano ogni miglio, e ce lo fanno sudare.
Pure, i vostri amabili discorsi, come zolle di zucchero,
han reso dolce e piacevole l’aspro cammino.
Però io penso a quella dura marcia
da Ravenspurgh a Cotshall, a quel che sarà stata
per Ross e Willoughby, senza la vostra compagnia
che, vi assicuro, ha di molto alleviato
l’interminabile lunghezza del tragitto.
Per loro essa è addolcita dalla speranza di avere
lo stesso privilegio di cui ora godo:
e la speranza di un piacere è appena meno piacevole
del piacere sperato. Così, quegli stanchi signori
abbrevieranno il loro cammino come è stato per me
grazie a quel che mi tocca: la vostra eletta compagnia.
BOLINGBROKE
La mia compagnia vale assai meno
delle vostre gentili parole. Ma chi arriva adesso?
Entra Harry Percy. 43
NORT HUMBERLAND
È mio figlio, il giovane Harry Percy,
mandato da mio fratello Worcester, chissà da dove.
Harry, come sta lo zio?
PERCY
Pensavo, mio signore, di aver sue notizie da voi.
NORT HUMBERLAND
Ma come, non è con la Regina?
PERCY

