Page 2785 - Shakespeare - Vol. 1
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Noi tre e tu siamo una cosa sola: se tu ci parli,
le tue parole resteranno soltanto pensate. Su, fatti coraggio.

NORT HUMBERLAND

 Allora sentite: da Port-le-Blanc,
 insenatura brettone, mi è giunta l’informazione
 che Enrico Duca d’Hereford, Rinaldo Lord Cobham,
 il figlio di Riccardo Conte di Arundel,
 che tempo fa fuggì di casa dal Duca di Exeter,
 il fratel suo, già Arcivescovo di Canterbury,
 Sir Thomas Erpingham, Sir John Ramston,
 Sir John Norbery, Sir Robert Waterton e Francis Quoint -
 tutti costoro, ben equipaggiati dal Duca di Bretagna
 con otto grossi vascelli e tremila armigeri,
 puntano qui con la massima speditezza,
 e contano di toccar terra tra breve nel nord del paese.
 Anzi, sarebbero già sbarcati, ma preferiscono attendere
 che prima il Re s’imbarchi per l’Irlanda.
 Se allora vorremo scrollarci di dosso il giogo del servaggio,
 sanare l’ala spezzata del nostro paese in declino,
 riscattare dal monte dei pegni la corona avvilita,
 nettare lo scettro dorato dalla polvere che lo offusca 36
 e restituire al trono la maestà che fu sua,
 via di corsa con me, venite a Ravenspurgh. 37
 Ma se tentennate, se avete paura di fare in questo modo,
 restate, e acqua in bocca: ci andrò io da solo.

ROSS

 A cavallo, a cavallo! Bando alle esitazioni di chi osa tremare!

WILLOUGHBY

 Se ce la fa il mio cavallo, sarò il primo a arrivare.

                                                                  Escono.

                                Scena II EN

                        Entrano la Regina, Bushy e Bagot. 38

BUSHY

 Signora, la Vostra Maestà è troppo triste.
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